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nuova scheda TPA3255 per prebby HV
Mer Gen 17, 2024 5:17 pm Da superdiodo
Premesso che mi sembra di lanciare un messaggio dentro una bottiglia (peccato in mezzo a tanta fuffa questo era un forum divertente ma soprattutto concreto).
Ho il mio fedele prebby HV che negli anni ha pilotato il TA2024, la TK qualcosa (non mi ricordo più), il 3116.
Il mese scorso ho preso un fosi audio col TPA3255 che ho collegato al prebby e già va bene così, ma siccome sono un rompi e il …
Ho il mio fedele prebby HV che negli anni ha pilotato il TA2024, la TK qualcosa (non mi ricordo più), il 3116.
Il mese scorso ho preso un fosi audio col TPA3255 che ho collegato al prebby e già va bene così, ma siccome sono un rompi e il …
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Eddai, cominciamo: SYMASYM... :)
Gio Gen 26, 2012 9:47 pm Da porfido
Ero incuriosito da 'sto arnese dopo che Piero ne aveva parlato sul T-forum....
Dopo innamoramento travolgente per Ossidiana del nostro benemerito Vicè, cercavo un progetto mediamente economico e di potenza e doti musicali presumibilmente superiori ai classici Gainclone, così, dopo aver letto i numerosissimi topic presenti su Diyaudio e molti altri forum tedeschi (pare che in Germania 'sto …
Dopo innamoramento travolgente per Ossidiana del nostro benemerito Vicè, cercavo un progetto mediamente economico e di potenza e doti musicali presumibilmente superiori ai classici Gainclone, così, dopo aver letto i numerosissimi topic presenti su Diyaudio e molti altri forum tedeschi (pare che in Germania 'sto …
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Yaqin MS-12B modifiche stadio linea tweaking & mods
Lun Ago 27, 2012 5:31 pm Da MaurArte
Lo stadio linea ed alimentazione originale:
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Stadio linea modificato con tensioni di riferimento
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Resistenze ad impasto di carbone tutte da 1/2W escluso quella di catodo da 33K che deve essere da 1W
Condensatore di uscita da 2,2uF in polipropilene metallizzato di buona qualità
…
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Stadio linea modificato con tensioni di riferimento
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Resistenze ad impasto di carbone tutte da 1/2W escluso quella di catodo da 33K che deve essere da 1W
Condensatore di uscita da 2,2uF in polipropilene metallizzato di buona qualità
…
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Prefet MKIII distorce a bassi volumi.
Mar Apr 16, 2019 1:16 pm Da imbiffia
Salve a tutti ho un problema riguardo il preamplificatore Prefet MKIII. Ho mandato una mail anche a Maurarte per un consiglio, nel frattempo voglio condividere il mio problema
Ho realizzato questo progetto secondo me ben suonante ed economico, ma ho un problema, appena inizio a ruotare la manopola del potenziometro partendo da volume a zero il suono che ne esce è fortemente distorto e piatto …
Ho realizzato questo progetto secondo me ben suonante ed economico, ma ho un problema, appena inizio a ruotare la manopola del potenziometro partendo da volume a zero il suono che ne esce è fortemente distorto e piatto …
Commenti: 5
[HELP] Bypassare potenziometri su Yamaha M-50
Dom Mar 10, 2019 4:36 pm Da forart.it
Buona domenica a tutti.
Qualche tempo fa ho scambiato un piatto Thorens TD160 con l'ampli in oggetto, tutto bene: ora - dopo aver cambiato stanza all'impianto "entertainment personale" - mi sono accorto che un canale (il SX) emette a minor volume rispetto all'altro.
Purtroppo, come si evince da questa foto, anche i meter evidenziano il problema:
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Ho …
Qualche tempo fa ho scambiato un piatto Thorens TD160 con l'ampli in oggetto, tutto bene: ora - dopo aver cambiato stanza all'impianto "entertainment personale" - mi sono accorto che un canale (il SX) emette a minor volume rispetto all'altro.
Purtroppo, come si evince da questa foto, anche i meter evidenziano il problema:
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Ho …
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ampli per sub
Dom Set 23, 2018 9:26 am Da leofender
Ciao a tutti,
è passato un po di tempo dal mio ultimo messaggio, ma ho continuato a leggere quel che veniva postato [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
non so se vi ricordate, ma in casa ho sempre avuto un sub focal dome amplificato https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/415Q6505c9L.jpg , il quale mi ha sempre dato problemi di disturbi/uhm/50hz fissi.
così l'ho depezzato, e ho notato che muovendo la scheda al suo …
è passato un po di tempo dal mio ultimo messaggio, ma ho continuato a leggere quel che veniva postato [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
non so se vi ricordate, ma in casa ho sempre avuto un sub focal dome amplificato https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/415Q6505c9L.jpg , il quale mi ha sempre dato problemi di disturbi/uhm/50hz fissi.
così l'ho depezzato, e ho notato che muovendo la scheda al suo …
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sostituzione condensatori preamplificatore MBL6010D
Dom Mar 04, 2018 9:27 am Da mariolino
Di seguito questo Preamp ancora da saldare:
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la domanda è:.... vorrei sostituire tutti i condensatori denominati "Double mica 100P"
di seguito in foto...
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con degli MKT è possibile o può creare problemi che non conosco
Grazie …
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la domanda è:.... vorrei sostituire tutti i condensatori denominati "Double mica 100P"
di seguito in foto...
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con degli MKT è possibile o può creare problemi che non conosco
Grazie …
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ta2024 vediamo se si può fare
Dom Mar 18, 2018 10:46 am Da daltanius29877
salve a tutti, sono possessore di una ta2024 con potenziometro incorporato, e collegata ad un pre 6n3, ora io chiedo posso eliminare il potenziometro e farla entrare direttamente al pre per controllare il volume solamente dal pre? Grazie in anticipo per le risposte.
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Loop Ground Break Terra e Massa
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
Loop Ground Break Terra e Massa
Premessa: non sparate sul pianista (è dalle quattro e mezza che sono in piedi)
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Volevo sottoporre a discussione alcune considerazioni che ho fatto durante alcune applicazioni.
Premesso che non sono un tecnico, ma solo un “copione” che segue i vari forum, credo che la discussione proposta meriti un minimo di attenzione, non solo per ciò che mi interessa nelle specifico, ma per un discorso più generale sul rapporto massa/terra e requisiti minimi di sicurezza.
Nel secondo post, pubblico separatamente alcune estrapolazioni ingegneristiche reperite sul WEB
Implementando con il “Loop Ground Break” alcune realizzazioni, vorrei capire se le medesime sono fattibili e se possono mantenere i requisiti minimi di sicurezza. In pratica, adoperando un’ alimentatore switching (quelli da LED), vorrei avere le stesse condizioni di sicurezza di un’alimentazione lineare oppure di un’alimentazione in Vca che si basa solo sull’uso di un trasformatore.
Prima realizzazione con Switching e senza LGB:
segue uno schema semplice, semplice con “Centro Stella” e alimentazione isolata dallo chassis.
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dallo schema su esposto si dovrebbe evincere che la massa è riferita ad un centro stella collegato in un punto unico al cabinet. Quindi la terra elettrica va (da EMI) al morsetto del primario, la COM del secondario va a massa e dalla massa si collegano ai vari morsetti delle BCB in questione. Il morsetto + dell’alimentatore direttamente al relativo + delle PCB. Si nota, con il tester, che non c’è “continuità” tra primario e secondario, mentre il morsetto della terra la esprime sul telaio dello switching.
NON c’è continuità tra terra e chassis(ampli)in quanto l’alimentatore è stato isolato da esso ed il telaio non è collegato alla terra elettrica. Allora si presume che anche lo switching abbia una netta separazione tra primario e secondario e in caso di guasto lo stesso primario scarichi a terra non passando anche per lo chassis dell’ampli.
Seconda realizzazione con solo trasformatore ed LGB:
Questa realizzazione è stata implementata su un PRE che, ai morsetti d’entrata della PCB voleva l’alternata:
segue uno schema semplice con LGB collegato alla terra elettrica (EMI),allo chassis e alla (0 volt line) in entrata sul morsetto della PCB.
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Si assume che c’è isolamento tra primario e secondario e si considera che il trasformatore è ben isolato dallo chassis. In caso di guasto il secondario(se coinvolto) scarica comunque a terra, in quanto c’è continuità tra “lo zero volt line e lo chassis e tra questo e la terra elettrica attraverso l’impianto di LGB.
Terza realizzazione con stadio di alimentazione ed LGB:
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Si assume che c’è isolamento tra primario e secondario e si considera che il trasformatore è ben isolato dallo chassis. Lo stadio di alimentazione ha la “Zero volt Line” collegata a massa al “Centro Stella”. Il centro stella è a sua volta collegato allo chassis. L’ingresso “GND” della PCB è collegato al Centro Stella.
LGB è collegato (dal +) alla “Zero volt Line” che è collegata al Centro Stella ed è anche collegato con i piedini dell’alternata, uno che va alla terra elettrica e l’altro al cabinet.
La considerazione:
la considerazione è rivolta alla funzione di mantenere sempre la condizione dei requisiti minimi di sicurezza, in qualsivoglia realizzazione, e nella fattispecie nell’implementare un LGB su un’ amplificatore con alimentazione switching (tipo led).
Quarta realizzazione
(modifica della prima realizzazione con aggiunta di un “LGB”
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adesso vorrei capire se implemento la prima realizzazione con un LGB, come mi devo comportare?
Ossia:
A - (collegamenti di un LGB):
1) collego il + al Centro Stella (che è collegato allo chassis dell’amplificatore)
2) collego un piedino con il segno alternata al Centro Stella
3) collego un piedino con il segno alternata alla terra della rete elettrica
B - (collegamenti tra alimentazione e PCB):
1)Il primo morsetto dello switching (COM) va al Centro Stella e da qui al morsetto (gnd) della PCB (es.TA2020)
2) il secondo morsetto (+) va direttamente al relativo morsetto (+) della prima e della seconda PCB
3) collego il morsetto (-) della seconda PCB (altro) al Centro Stella
Verifiche:
* c’è continuità tra : tutto LGB; COM, Star,gnd TA2020; due fori di fissagio del TA2020; (-) della seconda PCB, morsetto terra primario, terra elettrica, contenitore dello switching, chassis dell’amplificatore.
Si desume che:
- anche se lo switching ha il contenitore isolato dallo chassis c’è continuità
- che non c’è più separazione tra primario e secondario??? (non conoscendo come è costruito questo switching)
- che comunque la terra è collegata, i requisiti minimi probabilmente sono rispettati
- che però si potrebbe avere un problema di più in caso di guasto al primario?
Quinta realizzazione (è qui che vorrei soprattutto porre l’attenzione)
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Con questa modifica (al quarto progetto) si vorrebbe non collegare il morsetto terra dello switching, sperando di non recare alterazioni alla costruzione originale ed isolare i fori di fissaggio della PCB.
In pratica si pensa di usare lo switching come fosse un normale trasformatore. Che in caso di rottura sarà comunque collegato alla terra elettrica attraverso lo chassis.
Quindi NON si avrebbe più continuità tra la COM del secondario e il morsetto Terra del primario.
Si può fare?
Detto questo NON sparate sul Pianista, ma fornitegli i giusti spartiti.
Definite ciò che si potrebbe fare, spiegate se le realizzazioni sopra sono giuste, sbagliate o da modificare, insomma vediamo di ragionarci sopra, insieme, magari ottenendo qualche cosa di ottimale. Comunque alla fin fine rimarrà una buona discussione
AVVISO:
tutto quanto pubblicato su questo “thread” è a solo mero titolo di discussione ed è così che deve essere affrontato. Chi per ragioni proprie intendesse avvalersi degli schemi, qui pubblicati, e della discussione che ne scaturirà, lo fa a proprio rischio, pericolo e responsabilità. Pertanto, Lo scrivente, non si assume alcuna responsabilità delle azioni degli altri. Prego, quindi, porre molta attenzione a quanto dichiarato.
Buona discussione
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Volevo sottoporre a discussione alcune considerazioni che ho fatto durante alcune applicazioni.
Premesso che non sono un tecnico, ma solo un “copione” che segue i vari forum, credo che la discussione proposta meriti un minimo di attenzione, non solo per ciò che mi interessa nelle specifico, ma per un discorso più generale sul rapporto massa/terra e requisiti minimi di sicurezza.
Nel secondo post, pubblico separatamente alcune estrapolazioni ingegneristiche reperite sul WEB
Implementando con il “Loop Ground Break” alcune realizzazioni, vorrei capire se le medesime sono fattibili e se possono mantenere i requisiti minimi di sicurezza. In pratica, adoperando un’ alimentatore switching (quelli da LED), vorrei avere le stesse condizioni di sicurezza di un’alimentazione lineare oppure di un’alimentazione in Vca che si basa solo sull’uso di un trasformatore.
Prima realizzazione con Switching e senza LGB:
segue uno schema semplice, semplice con “Centro Stella” e alimentazione isolata dallo chassis.
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dallo schema su esposto si dovrebbe evincere che la massa è riferita ad un centro stella collegato in un punto unico al cabinet. Quindi la terra elettrica va (da EMI) al morsetto del primario, la COM del secondario va a massa e dalla massa si collegano ai vari morsetti delle BCB in questione. Il morsetto + dell’alimentatore direttamente al relativo + delle PCB. Si nota, con il tester, che non c’è “continuità” tra primario e secondario, mentre il morsetto della terra la esprime sul telaio dello switching.
NON c’è continuità tra terra e chassis(ampli)in quanto l’alimentatore è stato isolato da esso ed il telaio non è collegato alla terra elettrica. Allora si presume che anche lo switching abbia una netta separazione tra primario e secondario e in caso di guasto lo stesso primario scarichi a terra non passando anche per lo chassis dell’ampli.
Seconda realizzazione con solo trasformatore ed LGB:
Questa realizzazione è stata implementata su un PRE che, ai morsetti d’entrata della PCB voleva l’alternata:
segue uno schema semplice con LGB collegato alla terra elettrica (EMI),allo chassis e alla (0 volt line) in entrata sul morsetto della PCB.
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Si assume che c’è isolamento tra primario e secondario e si considera che il trasformatore è ben isolato dallo chassis. In caso di guasto il secondario(se coinvolto) scarica comunque a terra, in quanto c’è continuità tra “lo zero volt line e lo chassis e tra questo e la terra elettrica attraverso l’impianto di LGB.
Terza realizzazione con stadio di alimentazione ed LGB:
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Si assume che c’è isolamento tra primario e secondario e si considera che il trasformatore è ben isolato dallo chassis. Lo stadio di alimentazione ha la “Zero volt Line” collegata a massa al “Centro Stella”. Il centro stella è a sua volta collegato allo chassis. L’ingresso “GND” della PCB è collegato al Centro Stella.
LGB è collegato (dal +) alla “Zero volt Line” che è collegata al Centro Stella ed è anche collegato con i piedini dell’alternata, uno che va alla terra elettrica e l’altro al cabinet.
La considerazione:
la considerazione è rivolta alla funzione di mantenere sempre la condizione dei requisiti minimi di sicurezza, in qualsivoglia realizzazione, e nella fattispecie nell’implementare un LGB su un’ amplificatore con alimentazione switching (tipo led).
Quarta realizzazione
(modifica della prima realizzazione con aggiunta di un “LGB”
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adesso vorrei capire se implemento la prima realizzazione con un LGB, come mi devo comportare?
Ossia:
A - (collegamenti di un LGB):
1) collego il + al Centro Stella (che è collegato allo chassis dell’amplificatore)
2) collego un piedino con il segno alternata al Centro Stella
3) collego un piedino con il segno alternata alla terra della rete elettrica
B - (collegamenti tra alimentazione e PCB):
1)Il primo morsetto dello switching (COM) va al Centro Stella e da qui al morsetto (gnd) della PCB (es.TA2020)
2) il secondo morsetto (+) va direttamente al relativo morsetto (+) della prima e della seconda PCB
3) collego il morsetto (-) della seconda PCB (altro) al Centro Stella
Verifiche:
* c’è continuità tra : tutto LGB; COM, Star,gnd TA2020; due fori di fissagio del TA2020; (-) della seconda PCB, morsetto terra primario, terra elettrica, contenitore dello switching, chassis dell’amplificatore.
Si desume che:
- anche se lo switching ha il contenitore isolato dallo chassis c’è continuità
- che non c’è più separazione tra primario e secondario??? (non conoscendo come è costruito questo switching)
- che comunque la terra è collegata, i requisiti minimi probabilmente sono rispettati
- che però si potrebbe avere un problema di più in caso di guasto al primario?
Quinta realizzazione (è qui che vorrei soprattutto porre l’attenzione)
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Con questa modifica (al quarto progetto) si vorrebbe non collegare il morsetto terra dello switching, sperando di non recare alterazioni alla costruzione originale ed isolare i fori di fissaggio della PCB.
In pratica si pensa di usare lo switching come fosse un normale trasformatore. Che in caso di rottura sarà comunque collegato alla terra elettrica attraverso lo chassis.
Quindi NON si avrebbe più continuità tra la COM del secondario e il morsetto Terra del primario.
Si può fare?
Detto questo NON sparate sul Pianista, ma fornitegli i giusti spartiti.
Definite ciò che si potrebbe fare, spiegate se le realizzazioni sopra sono giuste, sbagliate o da modificare, insomma vediamo di ragionarci sopra, insieme, magari ottenendo qualche cosa di ottimale. Comunque alla fin fine rimarrà una buona discussione
AVVISO:
tutto quanto pubblicato su questo “thread” è a solo mero titolo di discussione ed è così che deve essere affrontato. Chi per ragioni proprie intendesse avvalersi degli schemi, qui pubblicati, e della discussione che ne scaturirà, lo fa a proprio rischio, pericolo e responsabilità. Pertanto, Lo scrivente, non si assume alcuna responsabilità delle azioni degli altri. Prego, quindi, porre molta attenzione a quanto dichiarato.
Buona discussione
Ultima modifica di cesarev il Sab Ott 20, 2012 11:45 am - modificato 1 volta.
cesarev- Messaggi : 380
Data d'iscrizione : 20.02.12
Età : 75
Lavoro/Interessi : Libero Pensatore - pensionato
Hobby : trekking, teatro (sono un guitto), HI-FI, bicicletta (d'estate) un po' di tutto
secondo post
allego questa documentazione estrapolata da un forum ingegneristico:
In campo elettronico esiste una discreta confusione e un uso non attento dei tre termini terra, massa e potenziale di riferimento o anche solo riferimento o ancora zero volt. Devo confessare che anch'io, da piccolo, non facevo molto caso a usare questi termini con il loro significato corretto, usandoli a sproposito.
Di solito vengono usati correttamente dagli elettrotecnici che si occupano di sicurezza elettrica, dai compatibilisti elettromagnetici e dai progettisti di elettronica a basso rumore. Solo gli elettronici li confondono e li massacrano senza pieta`!
Ho avuto la fortuna di avere un Maestro che mi ha insegnato l'importanza di avere questi concetti ben chiari, altrimenti, mi disse, in compatibilita` elettromagnetica non si riesce a fare nulla di buono.
Questo articoletto nasce dalle richieste periodiche, presenti sul forum, su questi termini. Invece di rimandare ogni volta ad un vecchio post, magari non perfettamente adatto alla domanda, riassumo qui i concetti piu` importanti.
Definizioni
Come detto prima, Distinguere bene terra, massa e riferimento e` importante per la sicurezza, per la compatibilita` elettromagnetica...le persone piu` attente a questi termini sono appunto coloro che si occupano di sicurezza elettrica e di compatibilita` elettromagnetica. Queste due classi di persone hanno a loro volta ancora delle piccole differenze o integrazioni in questi concetti base. Essendo un elettronico circuitale, daro` il mio punto di vista su questo argomento, rimandando ad altri articoli citati in bibliografia la parte di sicurezza elettrica.
Terra
La Terra e` il pianeta su cui viviamo . Dal punto di vista elettrico e` il potenziale locale del pianeta, dove ci troviamo. Fra un punto e l'altro della Terra ci puo` essere una differenza di potenziale, e in alcuni casi anche elevata. Dato che il terreno e` un discreto conduttore, ma non ottimo, puo` capitare che in presenza di forti correnti che circolano nel terreno, ad esempio dovute ad un fulmine, ci sia una elevata tensione anche a breve distanza, detta tensione di passo.
Piu` semplicemente il mio potenziale di terra e` quello di dove sono i miei piedi. In un edificio in cemento armato tutti i ferri devono essere collegati fra di loro e a terra, e l'edificio dovrebbe essere equipotenziale. Purtroppo pero` le cose non vanno sempre in questo modo, ma questo e` un argomento di sicurezza elettrica sul quale non ne so nulla.
In inglese il potenziale di terra e` detto Earth, e il filo che porta il potenziale di terra fino a una apparecchiatura per motivi di protezione si chiama Protective Earth. In Europa il conduttore di terra deve essere verde-giallo, in USA verde.
Il simbolo del collegamento di terra secondo IEEE Std. 315 [1] e` questo
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Massa
Questo e` il termine usato malamente dagli elettronici. La massa (o telaio) e` la scatola metallica di un apparato elettrico che puo` essere toccata e che in seguito a un guasto dell'isolamento puo` andare a contatto con la tensione di rete ed essere quindi pericolosa. In inglese la massa si chiama chassis, e il suo simbolo, sempre secondo lo IEEE Std. 315 e` il seguente
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Se un apparato elettronico non ha una scatola metallica, oppure la scatola metallica non puo` andare a contatto con la tensione di rete anche se si rompe un isolamento, oppure la scatola metallica non la si puo` toccare, oppure l'apparato e` alimentato a batteria, allora non e` una massa. In campo elettronico se c'e` una scatola metallica che non e` una massa, o anche solo una piastra metallica, bisogna comunque analizzarne le funzioni per quanto riguarda la compatibilita` elettromagnetica, la protezione da scariche elettrostatiche...
Per motivi di sicurezza elettrica le masse devono essere collegate a terra. Oltre alle masse "normali" gli esperti di sicurezza individuano anche delle masse estranee.
Potenziale di riferimento
Il potenziale di riferimento, anche detto semplicemente riferimento o anche 0V o ancora comune, in inglese ground, e` il potenziale rispetto a cui i vari sottosistemi e circuiti di un sistema elettronico "parlano" e "ascoltano".
La comunicazione fra due circuiti avviene normalmente inviando da uno all'altro una tensione che rappresenta l'informazione. La tensione richiede due conduttori per essere inviata e per motivi di praticita` uno di questi due conduttori e` in comune fra tutti i circuiti e rappresenta il potenziale zero o riferimento. Le varie parti del circuito parlano mandando una tensione rispetto al riferimento e ascoltano, interpretano la tensione in arrivo misurandola rispetto al riferimento.
In alcuni casi si distingue ancora fra riferimento a bassa frequenza e riferimento a RF, ma non vale qui la pena di distinguere. Il simbolo del potenziale di riferimento, sempre secondo il solito standard , e` il seguente
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Se in un circuito ci sono piu` potenziali di riferimento, ad esempio uno per la parte analogica, uno per quella digitale, uno per la potenza, oppure il circuito e` fatto da due parti isolate... si dovrebbe scrivere dentro al triangolino bianco il nome del potenziale di riferimento in questione, ad esempio A, D oppure P... Purtroppo e` una pratica poco utilizzata, di solito il disegnatore prende a caso un simbolo simile (ad esempio terra o massa) e usa quello. In molti schemi la distinzione fra i tre simboli purtroppo non e` rispettata.
Nell'elettronica sfortunatamente si chiama massa quello che dovrebbe chiamarsi riferimento contribuendo alla confusione generale.
Esistono pochi casi in cui il riferimento potrebbe essere correttamente chiamato anche massa, almeno dal punto di vista del compatibilista elettromagnetico. Uno di questi casi, il piu` comune, e` rappresentato dalle automobili, dove la carrozzeria, lo chassis, funziona anche da potenziale di riferimento negativo per molti carichi. Dal punto di vista elettrotecnico della sicurezza non e` una massa, ma per la compatibilita` elettromagnita puo` essere considerata tale.
Negli aerei invece la cosa non e` quasi mai vera. La carlinga, pur essendo tutta ben conduttrice, non viene praticamente mai usata come riferimento, come ritorno della potenza e dei segnali, principalmente perche' se un fulmine colpisce l'aereo si avrebbero nei circuiti delle sovratensioni troppo elevate.
Esempi di zero volt
Vediamo qualche esempio di potenziale di riferimento. Nei sistemi ad alimentazione duale il riferimento e` quasi sempre l'alimentazione centrale, mentre per sistemi a singola alimentazione di solito si prende il negativo. Ma non e` detto che sia la scelta giusta, dipende da qual e` il potenziale di riferimento effettivamente usato dal circuito che riceve le tensioni (il circuito che parla di solito usa entrambe le alimentazioni, ma non e` detto). Vediamo alcuni esempi digitali e analogici.
Logica TTL
Consideriamo ad esempio una logica ttl il cui schema tipico e` rappresentato in figura [4]:
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Le tensioni di ingresso e vengono misurate dalla porta e confrontate con la sua tensione di soglia: e` la tensione di ingresso e` maggiore della soglia il segnale viene interpretato come un livello alto, altrimenti come un livello basso.
La tensione di soglia e` data dalla somma delle tensioni sulle giunzioni . Questa catena e` riferita al negativo, e quando la tensione di ingresso supera circa 1.4V rispetto al negativo, la porta passa la sua soglia e l'uscita eventualmente commuta.
Notare che non e` la stessa cosa dire 1.4V rispetto all'alimentazione negativa, oppure -3.6V rispetto all'alimentazione positiva (assumendo ). Se la tensione di alimentazione cambia, ad esempio a causa di un rumore, la soglia rimane comunque riferita al negativo.
Facendo riferimento a questa figura che rappresenta la comunicazione fra due porte, con rumore aggiunto sulle alimentazioni,
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si ha che un rumore Vp sulla alimentazione positiva e` molto meno disturbante di uno Vn sull'alimentazione negativa, visto che il ricevitore misura la sua tensione di ingresso rispetto al negativo. Per questo se si poteva fare un solo piano di alimentazione, lo si faceva sul negativo che e` il riferimento (non la massa), in modo da garantire una impedenza piu` bassa e quindi meno disturbi sull'alimentazione negativa.
Logica ECL
Nel caso della logica ECL Motorola serie 10K, il cui schema e` rappresentato in figura [5],
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le cose sono completamente diverse. La tensione sull'ingresso A ingresso viene misurata dal differenziale Q1 Q3, e la tensione di base di Q3, che e` la soglia della porta, attraverso il transistore Q4 e` data dal partitore delle due resistenze che sono molto diverse (rapporto 5:1). Questo vuol dire che se la tensione di alimentazione varia, la tensione di riferimento segue la tensione positiva, perche' il partitore e` sbilanciato da quella parte. Se la tensione di alimentazione passa ad esempio da 5V a 6V, la tensione sulla base di Q4 passa da 4.46V rispetto al negativo a 5.31V sempre rispetto al negativo.
Se tensione di alimentazione varia di 1V, il riferimento cambia di 0.85V circa: vuol dire che e` legata all'alimentazione positiva, la porta misura la sua tensione di ingresso rispetto all'alimentazione positiva.
In questa logica anche l'uscita e` legata all'alimentazione positiva. Quando il differenziale e` saturo, da un lato non c'e` corrente, e quindi il corrispondente transistore di uscita ha la base collegata al positivo attraverso la resistenza di collettore del differenziale. L'altro transistor del differenziale e` saturo (un po' piu` complicato di cosi`, in realta` e` il differenziale a essere saturo, ma il concetto e` quello) e il rapporto delle resistenze di collettore/emettitore fa si` che la tensione di uscita segua di piu` il positivo rispetto al negativo: se l'alimentazione cambia, la tensione di uscita cambia meno se riferita al positivo rispetto che al negativo.
Nella figura seguente si vede come un rumore sull'alimentazione vada a cadere per 3/4 circa fra uscita e alimentazione negativa ed e` quindi naturale assumere nella logica ECL la tensione di alimentazione positiva come riferimento (quella che deve avere le piste grosse), e la si chiama 0V, riferimento, mentre la tensione di alimentazione e` negativa, -5.2V.
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Logica CMOS
La logica CMOS e` realizzata in modo simmetrico rispetto alle alimentazioni, come mostrato dalla porta NOT elementare nello schema seguente, in cui non ho indicato il potenziale di riferimento per le tensioni di ingresso e di uscita, anzi ho solo indicato In e Out, senza nessun riferimento alla tensione.
La commutazione dipende dalle due Vgs, una riferita all'alimentazione positiva e una a quella negativa. Quando le due Vgs fanno si` che la corrente nei due mos sia la stessa si ha la soglia della porta. Questa tensione di soglia e` agganciata alle due alimentazioni, e se i transistori sono elettricamente uguali la tensione di soglia e` a meta` fra le due alimentazioni. Questo e` un punto di forza di questa tecnologia perche' consente di usare lo stesso circuito su un ampio intervallo di tensioni, ad esempio nella famiglia 4000, da 3V fino a 15V.
Lo svantaggio di avere la soglia dipendente da entrambe le alimentazioni viene ampiamente compensato dall'elevato margine di rumore che si ottiene. In CMOS si puo` considerare come riferimento sia l'alimentazione positiva che negativa, ma per motivi di comodita` si assume come riferimento l'alimentazione negativa che diventa cosi` lo zero volt.
Circuiti analogici
I circuiti analogici possono essere alimentati con tensioni duali, ad esempio +12V-0V-12V oppure singole, ad esempio 5V. Nel caso di alimentazione duale e` naturale considerare come potenziale di riferimento il centrale dell'alimentazione, e riferire a questo punto sia la tensione di ingresso che quella di uscita. In questo modo l'operazionale puo` trattare sia segnali positivi che negativi rispetto allo 0V. Molti segnali, ad esempio tutti i segnali audio, devono poter essere sia positivi che negativi. Come si vede pero` nello schema, un operazionale non sa dove noi consideriamo il potenziale di riferimento: non c'e` nessuna connessione dello 0V all'amplificatore.
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Il riferimento potrebbe essere collegato non a meta` delle batterie, ma ad esempio al 75% o tutto da un lato, come nella figura seguente:
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L'operazionale non si accorge della differenza perche' non ha nessun piedino etichettato "0V", per lui i due circuiti sono esattamente identici. Non ci sono operazionali "intrisecamente" a singola alimentazione o ad alimentazione duale. Quello che non bisogna fare in un qualunque circuito con operazionali e` superare i limiti della tensione di ingresso di modo comune, o la dinamica di uscita, poi tutti gli op amp possono lavorare ad alimentazione singola o duale.
Ovviamente nel secondo schema il segnale puo` solo essere positivo, nel primo invece puo` essere bipolare. Quando si ha una alimentazione sola e si devono amplificare segnali bipolari bisogna creare un riferimento a meta` dell'alimentazione, ad esempio in questo modo.
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Questa soluzione crea un riferimento intermedio (che non e` una massa o massa virtuale), consumando parecchia potenza in quanto le resistenze devono essere molto piu` piccole della impedenza di carico dell'operazionale. E` possibile bufferare la tensione di riferimento, come mostrato qui
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ma ci possono essere dei problemi con eventuali capacita` C' che si e` tentati di mettere ma che possono mandare in instabilita` l'operazionale di buffer della tensione di riferimento.
Se il segnale non ha componenti continue, sono possibili anche altre soluzioni con minore consumo di potenza.
Da notare che le due capacita` C fissano il riferimento a meta` fra le tensioni di alimentazioni, e quindi un rumore su una alimentazione introdotto sia sull'alimentazione positiva che quella negativa viene ugualmente sentito dal circuito. In alcuni casi potrebbe essere utile vincolare lo zero volt a una delle due alimentazioni, usando un solo condensatore. In generale non e` possibile dare delle regole valide sempre, bisogna analizzare ogni volta il circuito e il layout.
Si puo` avere lo zero volt isolato dalla massa, oppure collegato direttamente alla massa in un solo punto o in piu` punti, puo` essere collegato solo in bassa frequenza attraverso un induttore o solo in alta frequenza attraverso un condensatore. Puo` essere isolato dalla massa solo fino a una certa tensione e poi vincolato con degli zener e probabilmente ci sono altre possibilita` che non mi vengono in mente.
La scelta e` data dalle prestazioni che si vogliono ottenere, specie in termini di rumore, dalla immunita` che si vuole alle scariche elettrostatiche, da quante linee entrano ed escono dalla scatola, dove vanno, che segnali portano... Le considerazioni da fare sono troppo lunghe per essere introdotte qui, potrebbero far parte di un eventuale successivo articolo.
Oltre ai problemi esterni, anche dentro al circuito o al sottosistema sono possibili dei problemi nella distribuzione del riferimento per evitare accoppiamenti indesiderati, come descritto in questo articolo
L'errore piu` comune, o la brutta sorpresa piu` frequente che determina il malfunzionamento di un circuito e` quella di credere che tutti i simboli di 0V siano equipotenziali. Purtroppo questo non e` vero per svariati motivi, spiegati in [6] e da qui derivano ad esempio ronzii, rumori, commutazioni non volute, sistemi digitali che si piantano, due caccia "Tornado" precipitati in Germania... Negli schemi critici non si usano i simboli di ground sparsi per lo schema, si disegnano esplicitamente i collegamenti di ground con l'indicazione al masterista di seguirli fedelmente.
Nota: di PIER
Al limite si può collegare alla terra del circuito la terra dell’impianto elettrico… MA SOLTANTO QUELLA. Tutto il resto che appartiene al circuito del primario del trasformatore deve essere RIGOROSAMENTE separato da qualsiasi cosa appartenga al circuito del secondario.
LA MASSA, LA TERRA, IL POTENZIALE
In campo elettronico esiste una discreta confusione e un uso non attento dei tre termini terra, massa e potenziale di riferimento o anche solo riferimento o ancora zero volt. Devo confessare che anch'io, da piccolo, non facevo molto caso a usare questi termini con il loro significato corretto, usandoli a sproposito.
Di solito vengono usati correttamente dagli elettrotecnici che si occupano di sicurezza elettrica, dai compatibilisti elettromagnetici e dai progettisti di elettronica a basso rumore. Solo gli elettronici li confondono e li massacrano senza pieta`!
Ho avuto la fortuna di avere un Maestro che mi ha insegnato l'importanza di avere questi concetti ben chiari, altrimenti, mi disse, in compatibilita` elettromagnetica non si riesce a fare nulla di buono.
Questo articoletto nasce dalle richieste periodiche, presenti sul forum, su questi termini. Invece di rimandare ogni volta ad un vecchio post, magari non perfettamente adatto alla domanda, riassumo qui i concetti piu` importanti.
Definizioni
Come detto prima, Distinguere bene terra, massa e riferimento e` importante per la sicurezza, per la compatibilita` elettromagnetica...le persone piu` attente a questi termini sono appunto coloro che si occupano di sicurezza elettrica e di compatibilita` elettromagnetica. Queste due classi di persone hanno a loro volta ancora delle piccole differenze o integrazioni in questi concetti base. Essendo un elettronico circuitale, daro` il mio punto di vista su questo argomento, rimandando ad altri articoli citati in bibliografia la parte di sicurezza elettrica.
Terra
La Terra e` il pianeta su cui viviamo . Dal punto di vista elettrico e` il potenziale locale del pianeta, dove ci troviamo. Fra un punto e l'altro della Terra ci puo` essere una differenza di potenziale, e in alcuni casi anche elevata. Dato che il terreno e` un discreto conduttore, ma non ottimo, puo` capitare che in presenza di forti correnti che circolano nel terreno, ad esempio dovute ad un fulmine, ci sia una elevata tensione anche a breve distanza, detta tensione di passo.
Piu` semplicemente il mio potenziale di terra e` quello di dove sono i miei piedi. In un edificio in cemento armato tutti i ferri devono essere collegati fra di loro e a terra, e l'edificio dovrebbe essere equipotenziale. Purtroppo pero` le cose non vanno sempre in questo modo, ma questo e` un argomento di sicurezza elettrica sul quale non ne so nulla.
In inglese il potenziale di terra e` detto Earth, e il filo che porta il potenziale di terra fino a una apparecchiatura per motivi di protezione si chiama Protective Earth. In Europa il conduttore di terra deve essere verde-giallo, in USA verde.
Il simbolo del collegamento di terra secondo IEEE Std. 315 [1] e` questo
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Massa
Questo e` il termine usato malamente dagli elettronici. La massa (o telaio) e` la scatola metallica di un apparato elettrico che puo` essere toccata e che in seguito a un guasto dell'isolamento puo` andare a contatto con la tensione di rete ed essere quindi pericolosa. In inglese la massa si chiama chassis, e il suo simbolo, sempre secondo lo IEEE Std. 315 e` il seguente
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Se un apparato elettronico non ha una scatola metallica, oppure la scatola metallica non puo` andare a contatto con la tensione di rete anche se si rompe un isolamento, oppure la scatola metallica non la si puo` toccare, oppure l'apparato e` alimentato a batteria, allora non e` una massa. In campo elettronico se c'e` una scatola metallica che non e` una massa, o anche solo una piastra metallica, bisogna comunque analizzarne le funzioni per quanto riguarda la compatibilita` elettromagnetica, la protezione da scariche elettrostatiche...
Per motivi di sicurezza elettrica le masse devono essere collegate a terra. Oltre alle masse "normali" gli esperti di sicurezza individuano anche delle masse estranee.
Potenziale di riferimento
Il potenziale di riferimento, anche detto semplicemente riferimento o anche 0V o ancora comune, in inglese ground, e` il potenziale rispetto a cui i vari sottosistemi e circuiti di un sistema elettronico "parlano" e "ascoltano".
La comunicazione fra due circuiti avviene normalmente inviando da uno all'altro una tensione che rappresenta l'informazione. La tensione richiede due conduttori per essere inviata e per motivi di praticita` uno di questi due conduttori e` in comune fra tutti i circuiti e rappresenta il potenziale zero o riferimento. Le varie parti del circuito parlano mandando una tensione rispetto al riferimento e ascoltano, interpretano la tensione in arrivo misurandola rispetto al riferimento.
In alcuni casi si distingue ancora fra riferimento a bassa frequenza e riferimento a RF, ma non vale qui la pena di distinguere. Il simbolo del potenziale di riferimento, sempre secondo il solito standard , e` il seguente
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Se in un circuito ci sono piu` potenziali di riferimento, ad esempio uno per la parte analogica, uno per quella digitale, uno per la potenza, oppure il circuito e` fatto da due parti isolate... si dovrebbe scrivere dentro al triangolino bianco il nome del potenziale di riferimento in questione, ad esempio A, D oppure P... Purtroppo e` una pratica poco utilizzata, di solito il disegnatore prende a caso un simbolo simile (ad esempio terra o massa) e usa quello. In molti schemi la distinzione fra i tre simboli purtroppo non e` rispettata.
Nell'elettronica sfortunatamente si chiama massa quello che dovrebbe chiamarsi riferimento contribuendo alla confusione generale.
Esistono pochi casi in cui il riferimento potrebbe essere correttamente chiamato anche massa, almeno dal punto di vista del compatibilista elettromagnetico. Uno di questi casi, il piu` comune, e` rappresentato dalle automobili, dove la carrozzeria, lo chassis, funziona anche da potenziale di riferimento negativo per molti carichi. Dal punto di vista elettrotecnico della sicurezza non e` una massa, ma per la compatibilita` elettromagnita puo` essere considerata tale.
Negli aerei invece la cosa non e` quasi mai vera. La carlinga, pur essendo tutta ben conduttrice, non viene praticamente mai usata come riferimento, come ritorno della potenza e dei segnali, principalmente perche' se un fulmine colpisce l'aereo si avrebbero nei circuiti delle sovratensioni troppo elevate.
Esempi di zero volt
Vediamo qualche esempio di potenziale di riferimento. Nei sistemi ad alimentazione duale il riferimento e` quasi sempre l'alimentazione centrale, mentre per sistemi a singola alimentazione di solito si prende il negativo. Ma non e` detto che sia la scelta giusta, dipende da qual e` il potenziale di riferimento effettivamente usato dal circuito che riceve le tensioni (il circuito che parla di solito usa entrambe le alimentazioni, ma non e` detto). Vediamo alcuni esempi digitali e analogici.
Logica TTL
Consideriamo ad esempio una logica ttl il cui schema tipico e` rappresentato in figura [4]:
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Le tensioni di ingresso e vengono misurate dalla porta e confrontate con la sua tensione di soglia: e` la tensione di ingresso e` maggiore della soglia il segnale viene interpretato come un livello alto, altrimenti come un livello basso.
La tensione di soglia e` data dalla somma delle tensioni sulle giunzioni . Questa catena e` riferita al negativo, e quando la tensione di ingresso supera circa 1.4V rispetto al negativo, la porta passa la sua soglia e l'uscita eventualmente commuta.
Notare che non e` la stessa cosa dire 1.4V rispetto all'alimentazione negativa, oppure -3.6V rispetto all'alimentazione positiva (assumendo ). Se la tensione di alimentazione cambia, ad esempio a causa di un rumore, la soglia rimane comunque riferita al negativo.
Facendo riferimento a questa figura che rappresenta la comunicazione fra due porte, con rumore aggiunto sulle alimentazioni,
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si ha che un rumore Vp sulla alimentazione positiva e` molto meno disturbante di uno Vn sull'alimentazione negativa, visto che il ricevitore misura la sua tensione di ingresso rispetto al negativo. Per questo se si poteva fare un solo piano di alimentazione, lo si faceva sul negativo che e` il riferimento (non la massa), in modo da garantire una impedenza piu` bassa e quindi meno disturbi sull'alimentazione negativa.
Logica ECL
Nel caso della logica ECL Motorola serie 10K, il cui schema e` rappresentato in figura [5],
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le cose sono completamente diverse. La tensione sull'ingresso A ingresso viene misurata dal differenziale Q1 Q3, e la tensione di base di Q3, che e` la soglia della porta, attraverso il transistore Q4 e` data dal partitore delle due resistenze che sono molto diverse (rapporto 5:1). Questo vuol dire che se la tensione di alimentazione varia, la tensione di riferimento segue la tensione positiva, perche' il partitore e` sbilanciato da quella parte. Se la tensione di alimentazione passa ad esempio da 5V a 6V, la tensione sulla base di Q4 passa da 4.46V rispetto al negativo a 5.31V sempre rispetto al negativo.
Se tensione di alimentazione varia di 1V, il riferimento cambia di 0.85V circa: vuol dire che e` legata all'alimentazione positiva, la porta misura la sua tensione di ingresso rispetto all'alimentazione positiva.
In questa logica anche l'uscita e` legata all'alimentazione positiva. Quando il differenziale e` saturo, da un lato non c'e` corrente, e quindi il corrispondente transistore di uscita ha la base collegata al positivo attraverso la resistenza di collettore del differenziale. L'altro transistor del differenziale e` saturo (un po' piu` complicato di cosi`, in realta` e` il differenziale a essere saturo, ma il concetto e` quello) e il rapporto delle resistenze di collettore/emettitore fa si` che la tensione di uscita segua di piu` il positivo rispetto al negativo: se l'alimentazione cambia, la tensione di uscita cambia meno se riferita al positivo rispetto che al negativo.
Nella figura seguente si vede come un rumore sull'alimentazione vada a cadere per 3/4 circa fra uscita e alimentazione negativa ed e` quindi naturale assumere nella logica ECL la tensione di alimentazione positiva come riferimento (quella che deve avere le piste grosse), e la si chiama 0V, riferimento, mentre la tensione di alimentazione e` negativa, -5.2V.
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Logica CMOS
La logica CMOS e` realizzata in modo simmetrico rispetto alle alimentazioni, come mostrato dalla porta NOT elementare nello schema seguente, in cui non ho indicato il potenziale di riferimento per le tensioni di ingresso e di uscita, anzi ho solo indicato In e Out, senza nessun riferimento alla tensione.
La commutazione dipende dalle due Vgs, una riferita all'alimentazione positiva e una a quella negativa. Quando le due Vgs fanno si` che la corrente nei due mos sia la stessa si ha la soglia della porta. Questa tensione di soglia e` agganciata alle due alimentazioni, e se i transistori sono elettricamente uguali la tensione di soglia e` a meta` fra le due alimentazioni. Questo e` un punto di forza di questa tecnologia perche' consente di usare lo stesso circuito su un ampio intervallo di tensioni, ad esempio nella famiglia 4000, da 3V fino a 15V.
Lo svantaggio di avere la soglia dipendente da entrambe le alimentazioni viene ampiamente compensato dall'elevato margine di rumore che si ottiene. In CMOS si puo` considerare come riferimento sia l'alimentazione positiva che negativa, ma per motivi di comodita` si assume come riferimento l'alimentazione negativa che diventa cosi` lo zero volt.
Circuiti analogici
I circuiti analogici possono essere alimentati con tensioni duali, ad esempio +12V-0V-12V oppure singole, ad esempio 5V. Nel caso di alimentazione duale e` naturale considerare come potenziale di riferimento il centrale dell'alimentazione, e riferire a questo punto sia la tensione di ingresso che quella di uscita. In questo modo l'operazionale puo` trattare sia segnali positivi che negativi rispetto allo 0V. Molti segnali, ad esempio tutti i segnali audio, devono poter essere sia positivi che negativi. Come si vede pero` nello schema, un operazionale non sa dove noi consideriamo il potenziale di riferimento: non c'e` nessuna connessione dello 0V all'amplificatore.
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Il riferimento potrebbe essere collegato non a meta` delle batterie, ma ad esempio al 75% o tutto da un lato, come nella figura seguente:
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L'operazionale non si accorge della differenza perche' non ha nessun piedino etichettato "0V", per lui i due circuiti sono esattamente identici. Non ci sono operazionali "intrisecamente" a singola alimentazione o ad alimentazione duale. Quello che non bisogna fare in un qualunque circuito con operazionali e` superare i limiti della tensione di ingresso di modo comune, o la dinamica di uscita, poi tutti gli op amp possono lavorare ad alimentazione singola o duale.
Ovviamente nel secondo schema il segnale puo` solo essere positivo, nel primo invece puo` essere bipolare. Quando si ha una alimentazione sola e si devono amplificare segnali bipolari bisogna creare un riferimento a meta` dell'alimentazione, ad esempio in questo modo.
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Questa soluzione crea un riferimento intermedio (che non e` una massa o massa virtuale), consumando parecchia potenza in quanto le resistenze devono essere molto piu` piccole della impedenza di carico dell'operazionale. E` possibile bufferare la tensione di riferimento, come mostrato qui
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ma ci possono essere dei problemi con eventuali capacita` C' che si e` tentati di mettere ma che possono mandare in instabilita` l'operazionale di buffer della tensione di riferimento.
Se il segnale non ha componenti continue, sono possibili anche altre soluzioni con minore consumo di potenza.
Da notare che le due capacita` C fissano il riferimento a meta` fra le tensioni di alimentazioni, e quindi un rumore su una alimentazione introdotto sia sull'alimentazione positiva che quella negativa viene ugualmente sentito dal circuito. In alcuni casi potrebbe essere utile vincolare lo zero volt a una delle due alimentazioni, usando un solo condensatore. In generale non e` possibile dare delle regole valide sempre, bisogna analizzare ogni volta il circuito e il layout.
Collegamenti
Mentre la massa deve essere obbligatoriamente collegata direttamente alla terra, senza mettere nulla in mezzo, anche se per motivi di compatibilita` elettromagnetica sarebbe opportuno inserire un induttore nel collegamento, il riferimento puo` subire diversi trattamenti. Si puo` avere lo zero volt isolato dalla massa, oppure collegato direttamente alla massa in un solo punto o in piu` punti, puo` essere collegato solo in bassa frequenza attraverso un induttore o solo in alta frequenza attraverso un condensatore. Puo` essere isolato dalla massa solo fino a una certa tensione e poi vincolato con degli zener e probabilmente ci sono altre possibilita` che non mi vengono in mente.
La scelta e` data dalle prestazioni che si vogliono ottenere, specie in termini di rumore, dalla immunita` che si vuole alle scariche elettrostatiche, da quante linee entrano ed escono dalla scatola, dove vanno, che segnali portano... Le considerazioni da fare sono troppo lunghe per essere introdotte qui, potrebbero far parte di un eventuale successivo articolo.
Oltre ai problemi esterni, anche dentro al circuito o al sottosistema sono possibili dei problemi nella distribuzione del riferimento per evitare accoppiamenti indesiderati, come descritto in questo articolo
L'errore piu` comune, o la brutta sorpresa piu` frequente che determina il malfunzionamento di un circuito e` quella di credere che tutti i simboli di 0V siano equipotenziali. Purtroppo questo non e` vero per svariati motivi, spiegati in [6] e da qui derivano ad esempio ronzii, rumori, commutazioni non volute, sistemi digitali che si piantano, due caccia "Tornado" precipitati in Germania... Negli schemi critici non si usano i simboli di ground sparsi per lo schema, si disegnano esplicitamente i collegamenti di ground con l'indicazione al masterista di seguirli fedelmente.
Nota: di PIER
Al limite si può collegare alla terra del circuito la terra dell’impianto elettrico… MA SOLTANTO QUELLA. Tutto il resto che appartiene al circuito del primario del trasformatore deve essere RIGOROSAMENTE separato da qualsiasi cosa appartenga al circuito del secondario.
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Re: Loop Ground Break Terra e Massa
Cesare la quinta e la quarta realizzazione mi sembrano sbagliate. Controlla le masse.
ricontrollato
MaurArte ha scritto:Cesare la quinta e la quarta realizzazione mi sembrano sbagliate. Controlla le masse.
Sono sbagliate in che senso?
Allora, la 4° neanche la controllo, era solo un tentativo di discussione, mentre per la 5° ho ricontrollato proprio adesso.
Premesso che l’LGB così com’è progettato genera continuità sui tutti e quattro i terminali del ponte:
- c’è continuità tra LGB e “COM”
- c’è continuità tra LGB e terra elettrica
- c’è continuità tra LGB e “STAR”(il Centro Stella è collegato allo chassis del ampli, ovviamente)
- c’è continuità tra “STAR” e morsetto “GND” della PCB
- c’è continuità tra due fori di fissaggio della PCB e tutto ciò che riconduce all’LGB
- in pratica c'è continuità fra tutti i punti sopraelencati
- NON c’è continuità tra GND del primario e tutto il resto
- NON c’è continuità tra lo scheletro dello switching e tutto il resto
Il morsetto GND del primario NON è stato collegato alla terra elettrica!!!
In pratica sarebbe come le altre soluzioni (tranne la quattro , ovviamente)
ERA su questo che mi premeva instaurare la discussione, cioè:
a) è possibile usufruire di uno switching, così come si farebbe con un trasformatore normale?
b) facendo così non è che si va a inficiare la costruzione dello switching
c) è pericoloso?
d) in caso di corto, bruciature, ecc. sono rispettati lo stesso i requisiti minimi di sicurezza?
Che ne pensate
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Re: Loop Ground Break Terra e Massa
Sul 5 il LGB è in pratica bypassato dalla massa sulla linea verde (guarda la 3 e confronta)
Uno switching comunque è normalmente galvanicamente protetto verso rete.
Uno switching comunque è normalmente galvanicamente protetto verso rete.
Re: Loop Ground Break Terra e Massa
Sono mattiniero anche oggi.
Maurizio, non c’è scampo (purtroppo io NON sono un tecnico, cerco solo di capire e dedurre).
Allora: se uno switching NON ha lo Zero Volt Line, resta impossibile applicare “quell’accrocco di LGB”, ho almeno il suo concetto per come è fatto.?
Lo switching, (quello per LED) ovviamente, di cui parliamo ha come potenziale di riferimento il segno meno o COM, questo è quanto si desume.
Atteso: che l’LGB in questione, per come è fatto, prevede che il lato del segno + sia collegato allo ZVL non vedo scampo in una applicazione che usi uno switching.
Ho si fa così: (A)
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Ho così (B)
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Ho così (C)
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Ho come la 5°
Forse la soluzione (B) è la più giusta, per evitare di essere bypassata dalla massa.
Quello che non so, soprattutto, e che mi preme sapere e se al primario si possa fare a meno di collegargli la terra elettrica???, senza inficiare qualche cosa.
Mi sorge una domanda ancora:
se, diversamente usassi un trasformatore con un solo secondario e due fili, avrei la stessa situazione di cui al progetto N.5. E allora, come gli collego questo benedetto LGB?, ammesso che si possa fare con due soli fili del secondario.
Perché se questo progetto di LGB prevede, per forza, un collegamento allo ZVL classico, allora non si può fare così com’è.
Buona settimana, brava gente
Maurizio, non c’è scampo (purtroppo io NON sono un tecnico, cerco solo di capire e dedurre).
Allora: se uno switching NON ha lo Zero Volt Line, resta impossibile applicare “quell’accrocco di LGB”, ho almeno il suo concetto per come è fatto.?
Lo switching, (quello per LED) ovviamente, di cui parliamo ha come potenziale di riferimento il segno meno o COM, questo è quanto si desume.
Atteso: che l’LGB in questione, per come è fatto, prevede che il lato del segno + sia collegato allo ZVL non vedo scampo in una applicazione che usi uno switching.
Ho si fa così: (A)
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Ho come la 5°
Forse la soluzione (B) è la più giusta, per evitare di essere bypassata dalla massa.
Quello che non so, soprattutto, e che mi preme sapere e se al primario si possa fare a meno di collegargli la terra elettrica???, senza inficiare qualche cosa.
Mi sorge una domanda ancora:
se, diversamente usassi un trasformatore con un solo secondario e due fili, avrei la stessa situazione di cui al progetto N.5. E allora, come gli collego questo benedetto LGB?, ammesso che si possa fare con due soli fili del secondario.
Perché se questo progetto di LGB prevede, per forza, un collegamento allo ZVL classico, allora non si può fare così com’è.
Buona settimana, brava gente
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Re: Loop Ground Break Terra e Massa
Cesare la B sembra quella giusta.
Personalmente non ho mai utilizzato un LGB e non ne sento la mancanza
La terra al primario (parli di switching?) la connetti se esiste.
Un alimentatore switching connettilo sempre a terra.
Personalmente non ho mai utilizzato un LGB e non ne sento la mancanza
La terra al primario (parli di switching?) la connetti se esiste.
Un alimentatore switching connettilo sempre a terra.
Re: Loop Ground Break Terra e Massa
MaurArte ha scritto:Cesare la B sembra quella giusta.
Personalmente non ho mai utilizzato un LGB e non ne sento la mancanza
La terra al primario (parli di switching?) la connetti se esiste.
Un alimentatore switching connettilo sempre a terra.
Si la terra del primario(se così si può dire) dello switching.
Quindi alla fine, dovrebbe andar bene questo schema:
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lo switching è un SUNPOWER :
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Bene, per ora, è stata una discussione produttiva.
Grazie ancora per la collaborazione.
........................ ......................... Cesare
p.s.
ERRATA CORRIGE:
ho continuato a scrivere LGB (come un pirla)
mentre, invece, si deve scrivere: GLB
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conclusione
Penso si possa concludere questa discussione traendone alcune considerazioni:
A) Lo switching è meglio che sia sempre collegato (sul primario) alla terra elettrica
B) Non è indispenesabile implementarlo con un "Ground Loop Break"(si fa sempre in tempo)
C) sarebbe meglio isolarlo dal telaio
D) possiamo implemetare una realizzazione con GLB, quando serve (vedi es.II° e III° schema)
Detto questo anche i documenti pubblicati possono, considerasi un
valido aiuto durante la progettazione ed implementazione delle ns.realizzazioni.
Conoscere bene il significato di massa/terra/potenziale di riferimento
credo sia molto importante. Poi se vogliamo sbizzarrirci, c'è pure l' GLB.
Buon lavoro,
.......................... Cesare
p.s.
chi vuol aggiungere, aggiunga pure.
Ogni contributo, non sarà retribuito
ma gradito.
A) Lo switching è meglio che sia sempre collegato (sul primario) alla terra elettrica
B) Non è indispenesabile implementarlo con un "Ground Loop Break"(si fa sempre in tempo)
C) sarebbe meglio isolarlo dal telaio
D) possiamo implemetare una realizzazione con GLB, quando serve (vedi es.II° e III° schema)
Detto questo anche i documenti pubblicati possono, considerasi un
valido aiuto durante la progettazione ed implementazione delle ns.realizzazioni.
Conoscere bene il significato di massa/terra/potenziale di riferimento
credo sia molto importante. Poi se vogliamo sbizzarrirci, c'è pure l' GLB.
Buon lavoro,
.......................... Cesare
p.s.
chi vuol aggiungere, aggiunga pure.
Ogni contributo, non sarà retribuito
ma gradito.
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