[Cinema]Italia: ultimo atto? di M. Pirri 1977

In queste sere su Rai Movie sta passando una copia decente, anche se con diversi tagli, del film Italia: Ultimo atto? di Pirri.



Film con poco budget, girato alla meno peggio, doppiato male, montato in maniera discutibile.
Sopravvolando sulle recensioni cinematografiche "ufficiali" che in genere stroncano film che gli amanti del cinema di genere considerano capisaldi se non dei veri e proprio capolavori, la particolarità di questo film è che anche nei forum di settore viene stroncato o riceve timidi apprezzamenti.

Complice il passaggio di un master decente in Rai ne ho approfittato per vederlo, anche secondo il mio punto di vista non può essere annoverato tra i film maggiormente rilevanti ma a mio avviso questa pellicola presenta delle sfumature che lo rendono interessante e da vedere.

In primo luogo, vi un connotato politico marcato, anche se alla fine il film premia il colore politico consueto di questo filone.
In secondo luogo mi è piaciuto l'accostamento tra le parti girate e gli spezzoni di repertorio raffiguranti gli scontri in piazza durante gli anni delle lotte del decennio d'uscita del film. Scelta del montaggio, che se da un parte rende la visione frammentaria e ne rallenta il ritmo (già blando di suo), agli occhi dello spettatore contemporaneo rende la visione nettamente più interessante.

Ma il fattore che sorprendente è il soggetto, il film descrive l'azione fantapolitica di un gruppo di terroristi "rossi" contro un esponente del governo nazionale, fatto del tutto ipotetico ma ideato, girato e proposto alle platee proprio nei mesi antecendenti il rapimento Moro da parte delle BR.
Circostanza che ne fa un film anticipatore dei fatti drammatici che caratterizzeranno le cronache italiane a seguire. Sorprende ancora come il regista conosca i meccanismi  psicologici che hanno mosso i militanti armati, sfumature dei movimenti terroristici che sono diventate di dominio pubblico solo il decennio successivo, dopo aver sgominato le bande terroristiche.
Altro aspetto più legato al film che al contesto storico, che ho trovato curioso e come il regista tenti in qualche modo di tessere il profilo psicologico dei tre protagonisti dell'attentato, cosa che in questi film, in genere passa nettamente in secondo piano a vantaggio di pura azione e violenza.

La colonna sonora è scarna, anche se ben scandita da suoni di sintetizzatori, è composta da Lallo Gori.
Concludendo il film non sarà di quelli memorabili ma la sua visione non è tempo buttato, sconsiglio di vedere il film su youtube, data la scarsa qualità, magari sul tubo ripassate le scene tagliate.
Film che passò a v.m. 18 poi derubricato a v.m 14.

Concordo con questa recensione, che spiega diverse vicissitudini del film :
http://www.caniarrabbiati.it/recensioni.php?film_id=780

Se vi capita di vederlo ne possiamo parlare qui sul forum.

Da vedere!

Qualche citazione del periodo, interessante da leggere dopo aver visto il film, soprattutto per capire se il film riesce ad arrivare dove il regista vorrebbe.

"[...] Il nostro - dice Massimo Pirri - non è un esame politico, ma un esame sociale sulla violenza che porta inevitabilmente alla compressione della libertà. La meccanica dell'attentato ricalca quella descritta nel fascicolo "operazione Pettirosso", un'operazione scoperta dal Sid secondo la quale tra il 1970 e il 1974, c'era chi preparava nel nostro Paese un golpe. Nel piano era prevista l'uccisione del ministro dell'Interno. [...] "
- e.b. - Si gira "Italia,ultimo atto?" di Pirri/Vianale (finta) per uccidere un ministro dell'Interno - La Stampa - 29/07/1977

"[...] Per carità, non parliamo della Vianale o della Salerno, di Curcio o di Lo Muscio: non facciamo riferimenti a personaggi della cronaca terroristica italiana. I protagonisti del mio film sono avventuristi dei quali non forniamo alcuna precisa connotazione politica, anche perché questo non ci interessa. A noi interessa invece supporre cosa potrebbe succedere in Italia dopo un attentato clamoroso, violento, determinante. [...]"
C.G. - Secondo film di Pirri/L'attentato: e poi? - Corriere della Sera - 29/07/1977

"[...] Ma nel film c'è anche espressa una "posizione politica": attraverso il largo uso di "flash-rewards" [...] il regista ipotizza i possibili sbocchi, le conseguenze immaginabili e non di una situazione sociale e politica ormai preda della cosiddetta spirale della violenza. Non c'è di che stare allegri: "Italia,ultimo atto?" dovrebbe concludersi con la lugubre visione di carri armati allineati per la strada, "voluti dalla reazione - spiega Pirri - che può strumentalizzare l'azione eversiva del terrorismo di sinistra, un azione in buona fede, senz'altro generosa, ma purtroppo esposta alle strumentalizzazioni del potere". Per realizzare il film il regista, che si definisce un "indipendente di sinistra", racconta di aver avuto contatti frequenti con autentici rivoluzionari e teorici dell'attentato, aggiunge di aver ricevuto minacce e telefonate minatorie, ma assicura di non essersi spaventato per niente: "E' ora di finirla con i film intimisti o solo psicologici. Il cinema oggi deve riferirsi alla realtà, alla situazione reale delle cose, l'unica in grado di offrire spunti per il cinema". "
Gl.S. (Gloria Satta) - In "Italia,ultimo atto?"/Anche le Brigate rosse arrivano sullo schermo - Il Messaggero - 04/09/1977

Tratte del sito pollanetsquad.